E’ il 1267 e Milano ed i territori circostanti, sono sotto l’influenza e la guida dalla famiglia dei Della Torre, potenti nobili della Signoria di Milano.
I della Torre godono dell’appoggio di 7 famiglie vassalle tra le più ricche e potenti in Lombardia, ognuna delle quali è portatrice di luce e di oscurità.
Milano è il fulcro della Signoria e un importante centro per lo sviluppo di arti, mestieri, e innovazione. I popolani vi giungono nella ricerca di nuove opportunità, per apprendere nuove arti o per condurre illuminate carriere accademiche e di ricerca, nonché per accrescere le proprie ricchezze o influenze politiche.
L’avvento dei comuni ha favorito il crescere della potenza ecclesiastica che, mediante Vescovi, Arcivescovi ma anche frati e suore, seminava la sua influenza tra le file della politica e della vita dei cittadini. Tessitori di tele, il loro status si equipara a quello di un nobile.
Ma anche la luce nasconde le sue ombre. Tra miti e leggende, i popolani sono chiamati ad interrogarsi se ciò che si narra è mera leggenda o oscura realtà.
AL SORGERE DEL SOLE
AL CALARE DELLE TENEBRE
E se I miti e le leggende che ci hanno raccontato sulla città di Milano fossero più che semplici favole? E se gli antichi “Secoli Bui” nascondessero molto di più di quello che è stato tramandato dai posteri sui libri di scuola? Hai mai pensato di partecipare ad un evento dove storia e fantasia si mischiano insieme per raccontare la vita quotidiana dei cittadini Milanesi del basso Medioevo tra gli enigmi del giorno e I misteri della notte? L’Associazione Cronache d’Ombra è lieta di presentarvi 1267 – Lume et Umbra, un ciclo di eventi fanta-storico basato sulle leggende tramandate all’interno della Signoria di Milano durante il XIII secolo. Indossa i panni di una persona comune dell’epoca toccando con mano tutte le particolarità dell’antica vita medievale e cerca di scoprire ciò si nasconde dietro I racconti e le favole narrate dai menestrelli delle locande. Osserva l’avvento delle potenti famiglie che hanno reso grande la città Ambrosiana e la Lombardia, assisti allo nascita delle grandi Università, alle sviluppo delle corporazioni delle Arti e Dei Mestieri, e infine combatti per difendere onore e virtù dalle tentazioni del maligno. Un esperienza unica, aperta a tutti coloro che vogliono provare qualcosa di diverso, per immergersi in un mondo antico e ormai quasi dimenticato arricchito dagli intrighi e dai misteri del nostro folklore popolare. Iscrivetevi al più presto. Partecipare ad un GIOCO di RUOLO non è mai stato così semplice.
Le Famiglie
La Signoria di Milano è guidata dalla famiglia della Torre e nel 1247 viene scelta dalla Credenza di Sant’Ambrogio per governare la città, istituendo come capo Martino della Torre e dando così inizio ad un periodo fiorente e di prestigio per la famiglia.
Abili politici, migliorano notevolmente le condizioni economiche, culturali e sociali locali e le condizioni di vita dei cittadini Milanesi guadagnandosi così il rispetto e la fiducia del popolo.
Fedeli al movimento Guelfo, i Della Torre godono del sostegno di 7 ricche e potenti famiglie che hanno suddiviso il territorio lombardo in Contadi. Questo gli permette, oltre a governare facilmente la Signoria, anche di perseguire interessi personali, senza mai sottovalutare i misteri ed i segreti che si celano dietro ognuno di loro.
IL COMUNE DI MILANO – I DELLA TORRE
Fulcro della Signoria e principale comune Lombardo. Il potere è esercitato nella sua totalità dalla famiglia DELLA TORRE con il Capitano del Popolo e suo Signore “occulto” NAPOLEONE DELLA TORRE. Con la cacciata del ceto Nobiliare da Milano, in seguito all’avvento del regime popolare, le uniche figure Aristocratiche presenti in città con potere effettivo erano poche figure direttamente collegate ai Della Torre e al movimento politico Guelfo. Esse risiedevano all’interno dei contadi adiacenti alla città di Milano oppure all’interno delle principali realtà comunali presenti nel territorio esercitando il loro potere come vassalli dei Della Torre.
IL CONTADO DEL SEPRIO – I CASTIGLIONI
Vassalli dei Della Torre e Conti di Castiglione – Corrado Castiglioni
Governato dall’unione delle famiglie Della Torre e Castiglioni in virtù del matrimonio di Francesco, fratello di Napoleone, e Giulia, figlia di Corrado, il contado del SEPRIO vanta un’assoluta dominazione Guelfa. Personalità di grandi rilievo per la politica Milanese e reali governatori del territorio, I Castiglioni sono un antica famiglia Milanese direttamente collegata con la Curia Romana a cui hanno votato eterna obbedienza in virtù dell’elezione a Papa di Goffredo da Castiglione nel 1242 con il nome di Celestino IV. Nonostante il territorio sia privo di attività artigianali degne di note e la sua economia si basi quasi esclusivamente sulla cacciagione e sullo sfruttamento delle vaste zone boschive di cui il contando è composto, I Castiglioni possiedono un vasta influenza politica nel territorio milanese grazie alle loro abilità diplomatiche, alle numerose leggi amministrative che hanno contribuito a promulgare nella comunità Milanese e al grande interesse strategico posseduto dal territorio del Seprio. Date le importanti vie commerciali che collegano il contado con I territori del centro Europa I membri delle classi popolari hanno sviluppato un naturale istinto di sopravvivenza per la vita nei luoghi rurali guadagnandosi una discreta fama come Guardiacaccia e Battipista e dimostrandosi indispensabili per sorvegliare le aree di cacciagione e le rotte mercantili.
IL CONTADO DELLA BAZZANA – I BARNI
Conti della Bazzana e Signori di San Giuliano e Bestazzo (cesano Boscone) – Tancredi Barni
Di scarso interesse strategico e di difficile gestione, Il contado della BAZZANA è sempre stato il rifugio per le caste più umili della Signoria di Milano. Tancredi, capostipite dell’omonima famiglia, risulta essere il solo detentore del potere amministrativo territoriale grazie ad una stretta parentela creata con i Della Torre e il regime Guelfo. Di antiche origini, la storia dei Barni è direttamente collegata al territorio Lodigiano, dove hanno costruito la loro fortuna. Trasferitisi da un decennio nel milanese su richiesta dei Torriani, hanno ampliato il loro ceto nobiliare amministrando questo contado, noto per la sua cattiva fama, le scarse risorse naturali e le limitate opportunità commerciali esercitando il loro dominio attraverso il pugno di ferro. La dilagante criminalità locale e le condizioni di vita avverse hanno spinto i pochi abitanti benestanti a trasferirsi più a nord, verso il capoluogo della signoria, lasciando i restanti membri del popolo a se stessi o nelle mani degli ordini Mendicanti. Desiderosi di supportare le masse e diffondere il verbo di Cristo si sono diffusi nel territorio attraverso l’ordine dei Cistercensi nell’Abbazia di Chiaravalle, degli Umiliati dell’ Abbazia di Mirasole e di Viboldone e dei Benedettini di Santa Maria in Calvenzano.
IL CONTADO DI BURGARIA – I DE RAUDE
Capitanei della Burgaria e Signori di Rho – Norberto II de Raude
La famiglia guelfa dei DE RAUDE, è riuscita grazie alle numerose parentele comuni con I Della Torre e al supporto della chiesa con il capitano Oberto II de Raude, signore di Rho, a imporre il proprio potere sul contado di BURGARIA in contrapposizione ai Ghibellini Crivelli, Conti imperiali da sempre molto influenti nel territorio. Di origini popolari, I De Raude hanno ereditato gran parte dei possedimenti dal papato diventando vassalli nel territorio grazie alle gesta del più noto rappresentante della famiglia, Giovanni De Raude, Crociato acclamato per aver superato per primo il muro di Gerusalemme ed aver issato la bandiera Cristiana. Divenuti signori imperiali di Rho nell’ultimo secolo hanno rivolto I loro interessi principalmente alla formazione bellica e religiosa garantendo la maggior parte delle forze militari dell’esercito dei Della Torre e il supporto “umano” per le crociate in Terra Santa. La forte influenza ecclesiastica affiancato ad un intenso addestramento al combattimento armato, hanno portato I De Raude e le terre del contado di Burgaria ad essere punto di riferimento per numerosi aspiranti Cavalieri destinati ai nobili casati Guelfi della Signoria, agli Ordini Militanti o alle Milizie cittadine al servizio della famiglia Della Torre.
IL CONTADO DELLA MARTESANA – GLI ALIPRANDI
Conti della Brianza e Capitanei della Martesana – Astolfo Aliprandi
Potente casata guelfa di antichissime origini risalenti ai regnanti Longobardi del 700’, gli Aliprandi sono I principali detentori del potere territoriale nel contado della MARTESANA attraverso la figura di Astolfo, Conte della Brianza. Direttamente collegati alla famiglia Della Torre attraverso il recente matrimonio di Enrico, futuro erede del casato e di Caterina Della Torre, cugina dell’attuale Signore di Milano Napoleone della Torre, I lungimiranti Aliprandi hanno più volte dimostrato una capacità innata per l’amministrazione territoriale portando il Contado della Martesana verso una generale prosperità. Composto, per la maggior parte da membri delle caste contadine e artigiane, il territorio della Martesana eccelle nel settore primario con una spiccata dote nella produzione di materie prime tessili come la canapa, il lino, la lana grezza e le pelli destinate ai capi di abbigliamento di tutta la Signoria. La continua disponibilità di risorse ha garantito lo sviluppo nei principali comuni del contado di Artigiani Manifattori che hanno contribuito alla nascita di un florido mercato destinato alle più svariate necessità site all’interno della realtà Milanese.
IL CONTADO DI BRESCIA – I MAGGI
Vassalli dei Della Torre e Marchesi di Brescia – Manuele Maggi
Schiavo della dominazione Ghibellina di Ezzelino da Romano prima e di Oberto Pelavicino poi, il contado di Brescia riuscì ad essere annesso alla signoria Guelfa di Milano solo attraverso il matrimonio tra Manuele Maggi, podestà della città, e Caverna della Torre. Detentori di una grande influenza nel territorio Bresciano grazie ai vasti possedimenti e alle ingenti risorse economiche raccolte da una fiorente economia bellica, i Maggi sono tra maggiori esponenti dell’Aristocrazia della signoria riuscendo ad estendere il proprio potere persino all’interno delle mura del comune Milanese. La fortuna del contado e dei suoi amministratori deriva della grande presenza di giacimenti di ferro e metalli preziosi che hanno contribuito a far nascere una così florida attività artigiana da rendere I Fabbri e gli Spadari Bresciani noti in tutto il territorio italico. La presenza di simili risorse ha permesso alle forze governative di costruire una classe militare privilegiata limitando il numero dei miliziani ausiliari e favorendo l’addestramento di un elite adeguatamente equipaggiata con lo scopo di affiancare la cavalleria pesante dell’esercito Guelfo della Lega Lombarda.
IL CONTADO DI BERGAMO – IL COLLEONI
Vassalli dei Della Torre e Conti di Albino – Alberto Colleoni
Divenuti la principali famiglia nobiliare Bergamasca dopo la cacciata dei Ghibellini Suardi e dei Rivola, i Colleoni hanno stretto una collaborazione politica e militare con I Della Torre, accettando Napoleone come effettivo podestà della città ed estendendo così la loro influenza su tutto il contado. Caratterizzato da una grande tradizione artigiana direttamente collegata all’edilizia, alla carpenteria e all’ingegneria, il territorio di Bergamo ha sviluppato un fiorente commercio offrendo servizi e materie prime di alta qualità a tutti I membri della signoria. Di particolare levatura spiccano i prodotti legati all’approvvigionamento bellico, come lance, archi e scudi che grazie all’eccellente fattura sono distribuiti alla maggior parte delle forze Guelfe della Milizia Milanese. Utilizzando al meglio queste risorse, il contado si è così distinto per le sue forze militari ausiliarie aiutando la crescita del prestigio della famiglia Colleoni attraverso le gesta della fanteria armata posta come prima linea di difesa della signoria.
IL CONTADO DI LODI – I FISSIRAGA
Vassalli dei Della Torre e Signori di Lodi
Il territorio del contado della Lodigiana ha avuto una grossa espansione nel XIII secolo diventando un’area densamente popolata nonostante le condizioni di vita ancora difficoltosa. La diffusione di numerose e frequenti epidemie di malaria che interessano il territorio alimentarono numerose leggende popolari tra cui quella del drago Tarantasio che, secondo il folclore locale, avrebbe infestato le acque paludose del lago Gerundo con i suoi miasmi mortiferi. La famiglia Guelfa Fissiraga, signori di Lodi e Vassalli diretti dei Della Torre hanno cercato di sviluppare delle efficaci contromosse per garantire la sopravvivenza della popolazione richiedendo l’ausilio dei più esimi Medici e Speziali italiani e favorendo la diffusione della cultura medica ed erboristica nel contado.
Il ceto popolare, maggiormente bersagliato da queste problematiche e ridotto alla fame dalla mancanza di materie prime agricole, ha così sviluppato un mercato esterno agli ambienti “pubblici” della signoria riuscendo a recuperare le risorse a loro necessarie mediante canali alternativi. Questo procedimento ha così favorita la nascita e la diffusione, in tutto il lodigiano di particolari associazioni operative anche negli ambienti dei “bassifondi” Milanesi
LA CRESCITA DELLA CLASSE POPOLARE
La Signoria di Milano è una realtà influente e prospera in cui ogni membro della classe popolare ha l’occasione di accrescere la propria posizione secondo la propria vocazione o passione.
Possiamo identificare in quattro aree di opportunità le principali discipline di apprendimento legate alla cultura accademica, agli esercizi manuali, al culto religioso o alle discipline d’arme.
Ognuno di esse convive sia nella luce che nell’ombra, sempre in bilico tra mito e realtà, tentando a loro modo di scoprire, combattere o abbracciare il velo d’ombra che inebria la Signoria.
LE ACCADEMIE UNIVERSITARIE
Corporazioni indipendenti supportate dal Papato, le Accademie svolgono un ruolo fondamentale per l’insegnamento e la diffusione della cultura all’interno del contado per la formazione della classe “Intellettuale” e delle ARTI e DEI MESTIERI MAGGIORI.
Nel Nord Italia tra le principali istituzioni universitarie si annoverano:
- Bologna, per l’insegnamento del Diritto
- Padova, come distaccamento di Salerno per la Medicina
- Parma per le Arti Liberali e la filosofia.
Negli Atenei i programmi di insegnamento vengono ideati liberamente dai professori che, con l’aiuto degli studenti, preparano anche libri di testo concepiti per una didattica pratica.
Lo STUDENTE al termine del percorso accademico verrà insignito del titolo di laurea riconosciuto in uno dei mestieri “superiori” e la possibilità di esercitare legalmente.
Durante il percorso lo studente affinerà doti di intelletto indispensabili per la comprensione, o per lo meno alla ricerca di una spiegazione, delle misteriose situazioni che si troverà ad affrontare.
LE SCHOLE DELLE ARTI e DEI MESTIERI
Dove vi è un difetto nella corazza, la prudenza deve metterci il suo scudo.
Sia che venga svolto in autonomia sia alle dipendenze di un Signore, alla base del lavoro artigiano ci sono le conoscenze e le abilità tecniche necessarie per l’esercizio dell’arte.
Tali capacità sono essenziali al fine di ottenere sia un ottimo prodotto sia la fama per la compravendita dei materiali.
Più abile è l’artigiano, più la fama gli consentirà di acquisire nuovi lavori e di accrescere le proprie ricchezze ed influenze.
Il percorso varia a seconda del materiale scelto da lavorare: il fabbro i minerali, il manifattore i tessuti ed il carpentiere pietra e legname.
Il percorso in bottega prevede sempre un percorso formativo che inizia dall’APPRENDISTATO in una realtà definita SCHOLA delle ARTI e dei MESTIERI MINORI , sotto la guida di un maestro artigiano. Attraverso esperienze pratiche l’apprendista sarà in grado di costruire materiale a prova di mostro.
GLI ORDINI DELLA SANTA CHIESA CRISTIANA
Il Clero è una parte fondamentale della vita della Signoria medievale soprattutto all’interno della Signoria di Milano, fedele al papato e alla causa Guelfa.
Questa istituzione è tra le più compatte e gerarchizzate legate direttamente alla Curia Romana, culla della religione Crisitiana e al Papa, Clemente IV.
I suoi funzionari non sono semplici emanatori della parola divina ma si specializzano a seconda della propria vocazione. Possiamo trovarvi uomini di spada, di verbo o di carità.
Il percorso prevede l’inizio di noviziato fino a ricoprire cariche di prestigio con una moderata influenza locale. Tutto si basa sulla fede, sull’astuzia e sulle scelte effettuate lungo il percorso.
LE MILIZIE DELLA SIGNORIA
La pace non è che una pausa tra due guerre. E’ il riposo di un cavaliere, sempre pronto a impugnare la sua spada per difendere il proprio onore e ottemperare al suo dovere.
In una società guerriera, in cui Milano ha bisogno di essere difesa e costantemente all’erta verso il nemico ghibellino, i cavalieri vivono aspettando la possibilità di combattere e di mettere in luce il proprio valore.
Il successo in battaglia è il mezzo principale per distinguersi e per accumulare ricchezza. Per i soldati di fanteria e i guardiacaccia combattere è un lavoro vero e proprio che garantisce un salario sicuro e una posizione rispettata all’interno della società, purchè si sopravviva.
I FULCRI DI POTERE
All’interno della Signoria di Milano vi sono quattro realtà che esercitano la loro influenza sulla vita di ogni cittadino: L’Universitas Mercatorum I Paratici delle Arti e dei Mestieri, La Guardia Cittadina e la Santa Inquisizione.
I mercanti e gli Artigiani si contendono il predominio sul controllo del mercato delle materie prime, stabilendone il prezzo e la disponibilità delle risorse.
La guardia cittadina è colei, o quasi, che assicura i furfanti alla giustizia e difende il territorio della Signoria per conto dei della Torre.
Infine l’Inquisizione, la spada santa della Chiesa che, con pugno di ferro, scova eretici o presunte minacce alla fede. Ma in mondo avvolto dalle tenebre, molte volte è la luce stessa ad assecondarle.
L’UNIVERSITAS MERCATORUM MEDIOLANENSIUM
l’Universitas mercatorum è un’organizzazione nata nel XII secolo allo scopo di proteggere il mercato e il commercio dei mercanti e dei banchieri milanesi da enti e personalità esterne. La potente corporazione dei mercanti, inizialmente aveva un grosso potere politico volto a monopolizzare il mercato. Tentarono infatti più volte di surclassare la Corporazione delle Arti e Mestieri. Trascorsi i primi decenni del Duecento, tuttavia, il ruolo della corporazione dei mercanti dovette farsi gradualmente più marginale con la crescita del potere sempre maggiore esercitato dai Paratici sulla veste pubblica e la nascita della Signoria dei Della Torre
PARATICI DELLE ARTI E DEI MESTIERI
Simili alle Corporazioni Fiorentine di Arti e Mestieri queste associazioni di artigiani hanno il compito di tutelare gli interessi dei loro associati per salvaguardare la qualità delle merci, dei servizi e il loro prezzo.
Hanno un notevole peso politico che si sviluppa in due filoni principali: i Paratici delle Arti Maggiori ed i Paratici delle Arti Minori.
I PARATICI delle ARTI MAGGIORI, sono rappresentate dall’organo chiamato “La Motta” prettamente di stampo borghese. Ne fanno parte: I Paratici dei Giudici e dei Notai, I Paratici dei Medici e degli Speziali a cui si aggiungono i Banchieri e Cambiavalute.
I PARATICI delle ARTI MINORI, rappresentate dall’Organo della “Credenza di Sant’Ambrogio” sono costituite da: gli spadari, i carpentieri, i sarti e moltissimi altri.
GUARDIA COMUNALE
Nata nella metà del XIII secolo, la Guardia Comunale ha lo scopo di essere una vera e propria forza di “polizia” alle dipendenze delle autorità pubbliche. Inizialmente la difesa del territorio era gestita dai popolani stessi e dalle parrocchie. Con l’avvento dei Della Torre la Guardia Comunale era un vero è proprio organismo impegnato nella salvaguardia dei centri abitati, dei luoghi di raduno dei cittadini alle dipendenze dirette dei SERRAGENTI nominati direttamente dai consiglieri del signore della città.
ORDINE DELLA SANTA INQUISIZIONE
Istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa Cattolica per indagare, mediante un organo specifico definito Tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all’ortodossia cattolica e quindi eretiche. L’inquisizione opera a Milano mediante la figura del Primo Inquisitore e la sua sede collocata presso Santa Maria delle Grazie.