CHI SIAMO
L’Associazione culturale Cronache d’Ombra nasce nel lontano 2011 dalla semplice idea di un gruppo di amici che, stanchi di sedersi ad un tavolo per raccontare le loro avventure hanno deciso di organizzare un piccolo ciclo di eventi ludico-teatrali con lo scopo scopo di divertirsi e passare del tempo assiame.
Con gli occhi di semplici ragazzi adolescenti osservavamo il mondo cercando di stupire il prossimo, creare nuove realtà e dare libero sfodo alla nostra immaginazione focalizzandoci sull’anima stessa del gioco che da sempre è il più grande strumento utilizzato da chiunque voglia evadere dalle sue problematiche per ricercare la felicità.
Racconti emozionanti, momenti di puro divertimento, successi ma anche tensioni, litigi, e problematiche. Il tempo passato nel gestire questo progetto ha arricchito in maniera meravigliosa le nostre giornate e le esperienze vissute in questi anni ci hanno portato via via a ciò che siamo oggi.
Cronache d’Ombra non è più solo un grupo di amici con passione e voglia di divertirsi ma è diventata una vera realtà che ha come scopo primario quello di presentare un progetto culturale che si evoluto in maniera decisa dal consueto “gioco”.
Divertirsi resta l’anima che motiva da sempre il gruppo ma oltre a questo all’interno delle nostre attività cerchiamo di creare occasioni in cui coloro che vi prendono parte possano non solo godere di un passatempo diverso ma anche avere l’opportunità di confrontarsi con persone sconosciute, osservare ambienti mai visti, collegarsi al mondo dell’arte e della storia, affrontare pensieri e realtà da sempre estranei alle proprie consuetudini, inserendo il tutto in un avventura ambientata a Milano nel lontano 1267 sporcata da un alone di mistero.
IL TEATRO e il GIOCO di RUOLO
Il teatro è come un piccolo mondo all’interno del quale trovano posto grandi sentimenti ed emozioni. In ogni momento della vita, dall’infanzia fino all’età adulta, la fantasia è l’unico luogo che permette di vivere, senza limitazioni, tutte le situazioni e i sentimenti ad essi legati. Il “far finta che”, equivalente al gioco simbolico dei bambini, permette di esprimere tutto in maniera controllata, come essere all’interno di una scatola che dà la sicurezza che tutto quello che si prova abbia un senso, che si chiude dove si apre, che non devasta nulla, ma che è una grande occasione di crescita personale interna solo per il fatto di aver trovato spazio di espressione dentro di noi.
Prendendo spunto da queste tematiche sociali e dall’impatto che simili esperienze possono portare in coloro che vi partcipano si puo’ trovare la giusta collocazione a quello che viene definito Gioco di Ruolo. O almeno, quello che noi vorremmo che fosse. Un “Teatro a Schema libero” in cui i partecipanti interpretano fisicamente i personaggi con il proprio agire, attraverso l’uso di costumi, equipaggiamento e scenografie a tema con l’ambientazione del gioco, creando un contesto dove potersi divertire ma anche essere spunto per analisi e riflessioni personali.